
Tampone, tampone rapido, test sierologico: quale esame scegliere?durata lettura di 3 min
Negli ultimi mesi abbiamo preso dimestichezza con i test per il Covid-19 e ogni giorno sentiamo parlare di tamponi, tamponi rapidi e test sierologici. Ogni esame ha una propria attendibilità e un’utilità differente. Vediamo in dettaglio come funzionano e a cosa servono i tamponi e i test sierologici.
Tampone per test molecolare
Il tampone naso/oro-faringeo consiste nel prelievo del muco che riveste le cellule superficiali della mucosa della parte superiore del canale della faringe e della parte della faringe dietro al cavo orale. Il prelievo viene effettuato con un bastoncino cotonato, dura pochi secondi, è minimamente invasivo e non è doloroso. Durante il tampone è probabile che si avverta una sensazione di fastidio al momento del contatto del bastoncino con la mucosa del naso e del cavo orale.
L’analisi del muco estratto con il tampone viene effettuata presso i laboratori di riferimento regionali e i laboratori aggiuntivi individuati dalle Regioni secondo le modalità concordate con il Laboratorio di Riferimento Nazionale dell’Istituto Superiore di Sanità.
In laboratorio, si estrae, si purifica e si esegue la ricerca dell’RNA virale (il genoma del virus SARS-CoV-2) attraverso la metodica molecolare di real-time RT-PCR (Reverse Transcription-Polymerase Chain Reaction). L’analisi in laboratorio consente di individuare la presenza del virus SARS-CoV-2 nel materiale prelevato con il tampone e di confermare o escludere una diagnosi di infezione. L’analisi in laboratorio richiede dalle 24 alle48 ore.
Tampone rapido
I test rapidi antigenici ricercano gli antigeni e non il genoma virale, come accade invece con il test molecolare.
Il campione viene raccolto sempre attraverso un tampone naso-faringeo e i tempi di risposta sono molto brevi: circa 15-30 minuti. La sensibilità e la specificità del tampone rapido sembrano inferiori rispetto a quelle del test molecolare: i positivi al test rapido vengono sottoposti al test molecolare per la conferma della diagnosi di infezione ed escludere si sia trattato di un falso-positivo.
Il test rapido è stato introdotto per lo screening dei passeggeri negli aeroporti e nei porti e il Ministero della Salute, con una circolare del 29 settembre, ne evidenzia l’utilità anche nel contesto scolastico perché “potrebbe accelerare la diagnosi di casi sospetti di COVID-19” e dunque semplificare l’identificazione dei casi, l’isolamento e il tracciamento dei contatti.
Test sierologico
Si basa sull’analisi del sangue e può essere rapido – con una goccia di sangue – o quantitativo – attraverso un prelievo di sangue.
I test sierologici qualitativi rapidi permettono di scoprire se si è entrati in contatto con il virus e il sistema immunitario ha prodotto anticorpi di risposta. I test sierologici quantitativi invece consentono un dosaggio specifico degli anticorpi prodotti.
Gli anticorpi coinvolti sono le immunoglobuline IgM (le prime a essere prodotte in caso di infezione) e IgG (succedono alle IgM quando il livello delle prime scende). Se nel campione di sangue vengono rilevate le IgG significa che l’infezione è avvenuta in passato.
Il test sierologico dunque evidenzia la presenza di anticorpi contro il virus e indica l’eventuale avvenuta esposizione a SARS-CoV-2; la positività è tardiva e quindi non è un test indicato per rilevare un’infezione in corso. Pertanto non può sostituire il test molecolare (il tampone) per verificare o meno la positività.
Presso la Farmacia Pensa è possibile effettuare test sierologici rapidi. Per prenotare inviare una mail a prenota@farmaciapensa.it