
Alimentazione per riprendersi dal Covid-19durata lettura di 2 min
Nel periodo della convalescenza, coloro che hanno avuto il Coronavirus devono fare il possibile per rimettere il proprio organismo in funzione, riducendo i danni causati dal virus e dalla fase di malattia acuta.
Un grande aiuto per eliminare le conseguenze del lungo allettamento e dei problemi respiratori è dato dall’alimentazione corretta. L’Associazione tecnico Scientifica dell’Alimentazione, Nutrizione e Dietetica (Asand) ha da poco pubblicato le Linee di indirizzo per l’assistenza nutrizionale del paziente Sars-CoV-2 positivo paucisintomatico o postdimissione a domicilio o presso strutture non ospedaliere – Aprile 2020. Vediamo insieme le principali indicazioni nutrizionali.
Cosa mangiare nella convalescenza post-Covid19
È molto importante che un dietista supporti nella pianificazione del regime alimentare il paziente, in modo da organizzare pasti con una densità energetica elevata. Questo significa che le pietanze devono fornire nutrimento ed energia al corpo, nonostante la possibile scarsità di appetito.
È importante anche pianificare i pasti secondo uno schema che tenga conto dell’apporto dei nutrienti.
In dettaglio:
- 2-3 porzioni di cibi ricchi di proteine ogni giorno (carne, pesce, uova, noci, fagioli, legumi), se possibile ricchi di acidi grassi omega-3.
- 2-3 porzioni di latte, yogurt o formaggio, o alternative vegetali confezionate con soia, mandorle o latte di cocco.
- 1 porzione di carboidrati ad ogni pasto (pane, cereali, patate, pasta o riso, pizza, purè di patate).
- 5 porzioni di frutta e verdura al giorno.
- 6-8 bicchieri di liquidi ogni giorno: acqua, tisane, té, ma anche bevande ricche in proteine: bevande al latte (al malto, cioccolata calda, caffè al latte, frullati e frappè) che possono aiutare a raggiungere il fabbisogno di energia, proteine, vitamine e minerali.
Per evitare di saziarsi, è meglio evitare di bere prima dei pasti.
Infine, sono suggeriti piccoli spuntini come budini, latte e cioccolato, formaggio e cracker, prosciutto e grissini, yogurt, frutta secca, noci, semi e barrette di cereali.
È importante affidarsi a uno specialista in nutrizione che possa seguire il paziente nelle fasi di convalescenza, suggerendo le strategie migliori per supportare la ripresa del corpo.