
Non solo zanzare: impariamo a difenderci dagli insettidurata lettura di 3 min
Negli ultimi anni abbiamo assistito a cambiamenti evidenti anche nella distribuzione e nella tipologia di insetti pungitori che possiamo incontrare. Alle comuni zanzare, attive soprattutto la notte, si sono affiancate le zanzare tigre che possono pungere a qualsiasi ora del giorno. Zecche e pappataci sembrano essersi diffusi molto, di recente, e vanno ad aggiungersi ai possibili, anche se per fortuna sporadici, episodi di punture da api, vespe e calabroni. Anche il periodo di diffusione sembra essersi ampliato, andando a coprire buona parte di primavera e autunno.
Dipinta così, la situazione sembrerebbe disperata, ma possiamo capire come difenderci in modo semplice prendendo qualche precauzione. La protezione dagli insetti pungitori, pur senza diventare un’ossessione, dovrebbe essere presa molto sul serio, poiché alcuni di questi sono in grado di trasmettere malattie anche serie.
Zanzare, zecche e pappataci: come difendersi
Le misure precauzionali a cui dobbiamo pensare si riferiscono a due fattori: l’ambiente di vita dell’insetto e le protezioni dirette sul nostro corpo:
- Le zanzare e le zanzare tigre si riproducono deponendo le uova in acque stagnanti: dovremo perciò eliminare il più possibile i ristagni come sottovasi pieni, secchi, fioriere…;
- Le zecche vivono negli spazi verdi in prossimità della luce solare, come boschetti, erba alta, giardini e parchi pubblici: è consigliabile controllare il corpo per rilevare la presenza di zecche dopo un’attività nella natura; eventuali zecche vanno rimosse nel modo corretto;
- Indossare, quando possibile, indumenti coprenti, ampi e chiari;
- Chiudere porte e finestre, se si può; in caso contrario, dotare senz’altro gli infissi di zanzariere;
- Utilizzare i diffusori in casa: ce ne sono parecchi in commercio, si inseriscono semplicemente nella presa della corrente e allontanano gli insetti;
- Applicare repellenti sulla pelle: la scelta dipende soprattutto dagli insetti da cui ci si vuole proteggere e ne esistono anche di specifici per bambini.
E in caso di punture di insetto?
Se tuttavia gli accorgimenti messi in atto non dovessero bastare, quali i rimedi possibili?
- In caso di puntura di ape, vespa o calabrone, si dovrà innanzitutto sfilare l’eventuale pungiglione rimasto nella pelle, per poi applicare impacchi di crema antistaminica; la crema dovrà essere spalmata delicatamente, senza massaggiare, per evitare di mandare in circolo il veleno e ampliare la zona colpita;
- Se si trova sul corpo una zecca, questa va rimossa con attenzione perché c’è il rischio di romperla, lasciando la testa all’interno della ferita. Questo può causare infezioni gravi e non risolve il problema della puntura. Le zecche vanno sfilate afferrandole saldamente con una pinzetta il più possibile aderente alla cute, effettuando una trazione costante e decisa, ma non brusca, verso l’alto, con una delicata rotazione per evitarne la rottura. La raccomandazione migliore, in questi casi, è di rivolgersi sempre al proprio medico.
- Esistono prodotti lenitivi contro le punture di insetti, meduse, piante, sia specifiche per bambini che per adulti e derivati da olii essenziali e naturali quasi al 100%;
- In caso di sintomi che indichino possibile reazione allergica (come tachicardia, vertigini, gonfiore eccessivo, difficoltà a respirare), è fondamentale rivolgersi urgentemente ad un pronto soccorso.
Il consiglio della farmacia
Da Puressentiel arriva un’intera linea di prodotti per la prevenzione e il trattamento da punture di insetto.
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